Oggi è la festa di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti. Leggiamo in una sua biografia:
"Essendo stato appassionato divoratore di romanzi e d’altri libri fantasiosi sulle imprese mirabolanti di celebri personaggi, quando cominciò a sentirsi in via di guarigione, Ignazio domandò che gliene fossero dati alcuni tanto per ingannare il tempo. Ma nella casa dove era ricoverato non si trovò alcun libro di quel genere, per cui gliene furono dati due intitolati «Vita di Cristo» e «Florilegio di santi», ambedue nella lingua materna. Si mise a leggerli e rileggerli, e man mano che assimilava il loro contenuto, sentiva nascere in sé un certo interesse ai temi ivi trattati. Ma spesso la sua mente ritornava a tutto quel mondo immaginoso descritto dalle letture precedenti. In questo complesso gioco di sollecitazioni si inserì l’azione di Dio misericordioso. I nfatti, mentre leggeva la vita di Cristo nostro Signore e dei santi, pensava dentro di sé e così si interrogava: «E se facessi anch’io quello che ha fatto san Francesco; e se imitassi l’esempio di san Domenico?»". Leggendo un brano del vangelo ti è mai venuto il desiderio di viverlo? Santa giornata e sempre in alto il cuore Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» Mt 13,47-53
Questo è un racconto biografico, Matteo parla di se , è lui lo scriba che, chiamato da Gesù, è diventato discepolo. Matteo è il padrone di casa , cioè è parroco di una comunità cristiana e annuncia il tesoro della fede che è fatto di cose nuove: il NT, la buona notizia di Gesu che spiegano e danno luce alle cose antiche AT. Il Vangelo di Matteo, infatti, a differenza degli altri dice che Gesù porta a compimento le promesse dell’AT. Io e voi siamo diventati discepoli di Gesù ? In alto i cuori e Santa giornata Dio è amore 1Gv 4,7-16
"Il Signore come un buon compagno di cammino, come una esperta guida in montagna, sostiene, incoraggia, rialza, indica il sentiero alla luce del giorno, e di notte al chiarore delle stelle, nel caldo e nel freddo, con la sete e con la sorgente improvvisa che appare come l’antica acqua dalla roccia. Passo dopo passo si arriva in cima destinata a ciascuno: da quella cima si vede il mondo e si tocca il cielo. Ed è commozione e gioia. Si vede che non sono le grandi cose che aprono gli orizzonti, ma il modo grande di fare le cose di ogni giorno, la nobiltà del desiderio, la lotta per la verità e la bellezza che risplende nel sole, il volto di Gesù" (card Bagnasco). Santa giornata e sempre in alto il cuore Danilo Dellepiane
Mt 13,36-43. La pagina di vangelo di oggi ci propone la parabola della zizzania. Ascoltiamo una preghiera scritta da un uomo carcerato nel momento in cui si apre all’Amore di Dio. Una preghiera che esprime lo stupore di essere amato da Dio, lo stupore di un Dio che è perdono per chi si converte. Ascoltiamo le battute finali: «… E la voce di un Dio tradito mi sconvolge…perché io, l’egoista, non capisco, non voglio, mi fa paura un amore che resiste anche al tradimento!“Amico!”, mi dice Dio. O Dio lasciamo gridare per questo scandaloso amore Che tu hai per me, per l’uomo, il traditore. Lasciami per un momento gridare, questa follia, questo amore ingiusto…lasciami per un momento… E poi mi piego. E piango come Pietro l’apostolo che ti rinnegò, con Maddalena. Forse anche con Giuda. Piango! Piango la sorte del tuo amore crudelmente, continuamente tradito da quest’uomo da questo Giuda: io. Perché quest’assurdo? Voglio sapere. Rispondimi o Dio, perché sono fratello di Giuda…E sento la tua voce, Dio “Amico!”. Tu, Dio, rispondi ancora: “Amico!”» Santa giornata e sempre in alto i cuori! La gioia della fede è sentire la carezza Dio, avere la certezza di essere sempre nel suo cuore. La gioia cristiana è coraggio nella paura, compagnia nella solitudine e forza di rialzarsi! Santa giornata
"Il regno di Dio è così: chiede tutto, ma dona molto di più.
Ti getta allo sbaraglio, ma dona la certezza viscerale di una presenza che non abbandona mai. Ti spoglia di tutto, ma per donarti quello che tu nemmeno sapresti sognare. Ti scardina del tuo equilibrio, per donarti quello sbilanciamento folle che si chiama amore" (don R. Seregni). "In Cristo abbiamo tutto ... Se hai bisogno di aiuto, egli è la forza. Se temi la morte, egli è la Vita. Se rifuggi dalle tenebre, egli è la luce" (Sant'Ambrogio) Santa domenica e sempre in alto il cuore "Fratelli e sorelle io penso a Gesù in Croce. Cristo è in Croce sino alla fine del mondo. Cristo dalla Croce guarda noi. E con infinito amore e desiderio guarda a tanti uomini, donne, giovani che sono lontano. Li guarda, sente compassione e li ama, perchè sono stanchi e sfiniti come pecore senza pastore. Io non so i loro nomi, lui si, e li chiama tutti per nome. Carissimi voi guardate il Crocifisso e vi sentite amati da lui: vi siete domandati che senso ha per la vostra vita che nel vostro nome, com'è pronunciato dal Crocifisso, ci siano i nomi di tanti fratelli e sorelle che soltanto attraverso voi s'incontreranno con Lui?" (card Marco Cé).
Santa giornata e sempre in alto il cuore Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Matteo. Ci è proposta la parabola del seminatore. Gesù inizia così il racconto: “Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore”. Conosciamo il seguito. Il Signore elenca diversi tipi di terreno. Molti di questi non sono in grado di far fruttare bene e a lungo il seme che è stato gettato: la strada, il terreno sassoso, i rovi. Finalmente vi e’ anche un terreno buono, nel quale il seme caduto porta frutto abbondante. Ciascuno di noi è chiamato a verificare quale tipo di terreno lo caratterizza di più, in relazione alla Parola che Dio ci rivolge e al dono della fede che Egli ci dona. La parabola, infatti, ci parla di una responsabilità che ciascuno di noi ha: perché la Parola di Dio che ascoltiamo trasformi la nostra vita e perché la Fede che ci e’ donata cresca sempre di più e sia la radice del nostro nuovo modo di pensare e di vivere. Santa giornata e in alto i cuori
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 2,19-20 Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Io vivo per Dio? Davvero Cristo vive in me? Cioè davvero Cristo è vita nelle mie parole, nei miei gesti, nelle mie scelte? Come vivo questa mia vita ? Santa giornata e sempre in alto i cuori "Donna chi cerchi?”. “Donna perché piangi?”. “Maestro!”. “Ho visto il Signore!” Gv 20,11-18
In queste quattro parole si definisce l’identità della Maddalena. Ella è la donna del desiderio, che con tutto il cuore si mette alla ricerca del Signore. Non può vivere senza di Lui. Ella è la donna del pianto. L’assenza dell’Amato è il motivo vero di ogni sua tristezza. Così rivela che ogni tristezza trova la vera origine nell’assenza di Dio. Ella è la donna del nome. Conosce il nome dell’Amato perché vive una profonda intimità di amore con Lui. Ella è la donna dell'annuncio. Ha visto e, quindi, può raccontare e annunciare il Risorto, come apostola degli Apostoli. Guardiamo alla Maddalena e imitiamola, per vivere come lei alla sequela innamorata del Signore. Santa Maria Maddalena, prega per noi. santa giornata e sempre in alto i cuori |