"Fuori dalla finestra della camera vedo i banani che ondeggiano leggeri sulla musica del primo vento caldo di novembre. Questa mattina mi prendo un po' di tempo per prepararmi alla festa di tutti Santi e il pensiero corre ai santi che ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni. Santi che non finiranno mai sui calendari o sulle immaginette. Santi della quotidianità, nascosti, invisibili, uomini e donne innamorati della vita e di Dio; fratelli e sorelle che hanno dato carne e passione alle beatitudini di Gesù. Rileggo il testo di Matteo e ogni riga mi fa pensare a uno di questi beati...Beati i poveri in spirito come Carmen, che vive in una casa di legno e plastica con i suoi figli. Suo marito è morto sul lavoro, e lei si fida e si affida al Padre del cielo.Beati gli afflitti come Carlos, vittima di un incidente. Da anni vive su una sedia a rotelle. Chi lo ha investito ha messo tutto a tacere, con i soldi e le minacce si possono cucire molte bocche.Beati i miti come Diego e Lucia, che sanno riconoscere la mano di Dio che tesse le trame della loro storia d'amore.Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia come Julio, che è in prigione da sette anni. Il suo unico errore è stato quello di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, e tutte le notti si addormenta con la foto della sua piccola Beatriz tra le mani Beati i misericordiosi come Yanina, che ha perdonato l'uomo che ha straziato la sua adolescenza e ha avuto il coraggio di credere all'amore. Beati i puri di cuore come don Roberto Malgesini, che ha visto Dio negli ultimi. Beati gli operatori di pace come Rosita, Luis, Andres e una schiera infinita di uomini e donne che hanno scelto la via del dialogo e della riconciliazione, che hanno scoperto che il perdono è disarmante.Beati i perseguitati a causa della giustizia come Isabel, che è stata ripudiata dalla famiglia perché non ha accettato rinunciare alla fede.Provo a pensare ai volti di tutti questi fratelli e a molti altri che hanno illuminato il mio cammino sui passi di Gesù. Li immagino tutti in un immenso collage e mi accorgo che i sorrisi, le lacrime e le speranze dei loro volti danno forma al volto di Gesù. Lui, carne della nostra carne, volto umano di Dio e volto divino dell'uomo, continua a vivere in noi, nella sua chiesa, in ogni angolo del mondo dove si vive la Parola e dove si cerca il regno di Dio e la sua giustizia" (don Roberto Seregni)
Santa giornata dd Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
È giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo, voi che con me siete tutti partecipi della grazia. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. Fil 1,1-11 Questa parola che Paolo scrive ai cristiani di Filippi genera fiducia, perhè offre un atteggiamento di positività. Paolo si congratula con quelli di Efeso, si rallegra con loro e, nel corso della lettera, dice addirittura: "vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando confermo e difendo il vangelo". Quello che ci suggerisce la Parola di Dio è non di ignorare il buio ma di vedere anzitutto la luce. "Invece di maledire il buio, accendi un fiammifero". Vedere il bene nel cuore degli altri e nel nostro sempre con gli occhi di Dio! So vedere approvare e incoraggiare ciò che è positivo in me e nel mio prossimo? Santa giornata e sempre in alto i cuori dd Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. ... Afferrate sempre lo scudo della fede con il quale potete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno (Ef 6,10-20)
Lo scudo della fede è la potenza di Dio, è l'efficacia della sua forza, che si mostra nella nostra povertà. "Noi ci pensiamo poco a questo, pechè diamo per scontati i doni di Dio. Il fatto che noi, nel mondo oggi così fortemente secolarizzato, riusciamo a compiere un atto di fede è manifestazione della sua potenza, è miracolo della potenza di Dio nella concretezza della nostra vita. La nostra vocazione cristiana è un miracolo (davvero la considero un miracolo?). Il solo fatto di esistere, di essere cristiani ... manifesta la straordinaria potenza di Dio verso noi credenti. (...) Il fatto che noi, entrando in chiesa, ci prostriamo in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento, è un atto di fede che sposta le montagne, anche se non ha nessuna evidenza immediata: è fondato sulla fede e, quindi, è un miracolo che Dio ha compiuto in noi attraverso la fede; (...) della fede stessa che Dio suscita in noi, che non è appoggiata da evidenze esteriori, né da mentalità corrente, né da mode, ma è qualcosa che viene solo da Dio! (su cosa è appoggiata la mia fede?) Dobbiamo imparare a percepire il modo in cui Dio opera grandiosamente in noi, e come tutta la nostra giornata è un miracolo di Dio, un suo dono. (...) Dobbiamo fare della fede uno scudo contro tutte le banalità della vita quotidiana, che tendono continuamente a farci vedere della vita gli aspetti meschini di piccineria e poco splendore. Dobbiamo, attraverso lo scudo della fede, respingere le tentazioni di restringere la nostra vita ad un significato gretto, e a vederla nella sua globalità, così come Dio la va realizzando giorno per giorno" (sto imparando a fare questo? Mi interessa farlo?) (Card Martini, il Sole dentro, commento lettera Efesini, pp 139-140). Santa giornata dd Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito. (Ef 2,19-22)
Quell'anno, alla fine di aprile, il Santuario di Molfetta, dedicato alla Madonna dei Martiri, con speciale bolla pontificia veniva solennemente elevato alla dignità di Basilica Minore. La città era in festa, e per il singolare avvenimento giunse da Roma un Cardinale il quale, nella notte precedente la proclamazione, volle presiedere lui stesso una veglia di preghiera che si tenne nel Santuario. Poi, prima di andare a dormire tutti, diede la parola a chi avesse voluto chiedere qualcosa. Fu allora che si alzò un giovane e, rivolgendosi proprio a me, mi chiese a bruciapelo il significato di Basilica Minore. Gli risposi dicendo che “basilica” è una parola che deriva dal greco e significa “casa del re”, (...) Il giovane replicò: «Lo so cosa vuol dire Basilica. Ma perché Basilica Minore?». Dovetti mostrare nel volto un certo imbarazzo. Non avevo, infatti, le idee molto chiare in proposito. (...) Mi venne però un lampo improvviso. Mi avvicinai alla parete del tempio e battendovi contro, con la mano, dissi: «Vedi, Basilica Minore è quella fatta di pietre. Basilica Maggiore è quella fatta di carne. L’uomo, insomma. Basilica Maggiore sono io, sei tu! Basilica Maggiore è questo bambino, è questa vecchietta, è il Signor Cardinale. Casa del Re! Casa di Dio!» (don Tonino Bello) Capite io e voi chi siamo ? Casa di Dio, cittadini del cielo ed eredi del Paradiso: meraviglioso!!! Siete d'accordo con me? Santa giornata e in alto i cuori dd In quel tempo, diceva Gesù: “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senape, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati sui suoi rami Lc 13,18-21
“Il cuore delle persone è di due tipi: tristi come sacchi di patate; abbandonati o animati come aiuole di fiori sempre vivi. Uno può avere anche due i tipi di cuore, a seconda dei giorni. Ma non è il massimo. Il massimo è avere il cuore che fiorisce sempre e gli occhi vivi.” (Davide Rondoni) Il mio cuore, oggi, può' diventare terreno buono, in cui Dio semina il "piccolo" seme della sua Parola; così la mia vita può diventare il riparo di Dio! Si che bello! Diventare il riparo di Dio, perché chi ha bisogno del suo Amore, della Sua misericordia e del Suo abbraccio, possa trovarne un po nel mio cuore!!! Santa giornata e in alto i cuori dd Fratelli... fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminando nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi (Ef 4,32-5,8)
Come si fa a imitare Dio? Ci risponde sant'Agostino: Il tuo cuore è agitato... E perché? Perché in te dorme Cristo. Che vuol dire: "In te dorme Cristo"? Ti sei dimenticato di Cristo. Risveglia dunque Cristo, ricordati di Cristo, sia desto in te Cristo Risvegliamo Cristo! Ascoltiamo la sua Parola, nutriamoci del Suo Corpo, accogliamo il suo perdono e amiamo col suo Cuore, così, pian piano, imiteremo, con un po' di fatica e gioia, Dio! Santa giornata e sempre in alto i cuori La Messa è l'incontro con Gesù, che mi dona la sua Parola e il suo Corpo, perchè anch'io possa essere pane spezzato e sparpagliare briciole di amore evangelico nel mio vivere quotidiano
Il Sacerdote è lo strumento delle preocupazioni e delle premure di Dio per la gente.
Il Sacerdote è il chiamato a vivere l'iniziativa d'Amore di Dio ! |