Vi farò pescatori di uomini Mt 4,18-22
Gesù sospinge i suoi al largo e traccia il cammino della Chiesa: pescata dall’Amore di Dio per essere pescatrice di umanità !!! “Il largo, in quel mattino, era Gesù che passava accanto a loro, che li chiamava, che si imbarcava nella loro stessa vita, immenso è sconfinato come il mare “ (Fr F Cassinega-Trevedy ) Con Gesù nella “barca “ della nostra vita, abbiamo nel cuore un amore immenso e sconfinato come il mare. Santa giornata Tu, Signore, sei nostro Padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perchè, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità.
Is 63,16-17 “Inizio questo tempo d'Avvento chiedendo un cuore che sappia vegliare. La chiesa tutta si rinnovi, si faccia bella per attendere il Signore. Lui tornerà, non ci sono dubbi. Tornerà per sedersi in mezzo a noi, suoi discepoli sgangherati ma fedeli, ammaccati ma sorridenti. Tornerà e curerà le nostre ferite, asciugherà le nostre lacrime e sarà festa. Per sempre.” (Don Roberto Seregni ) Santo inizio di Avvento IO E DIO
Ve vojo riccontà ‘na storia strana. Che m’è successa propio l’artra settimana Camminavo pe’ r vialone davanti alla chiesa der paese Quanno ‘na strana voja d’entrà me prese Sia chiaro non so mai stato un cristiano praticante Se c’era un matrimonio, se vedevamo al ristorante Ma me so sentito come se quarcuno, Me dicesse: “dai entra, nu’ c’è nessuno” Un misto de voja e paura m’aveva preso Ma ‘na vorta dentro, restai sorpreso La chiesa era vota, nun c’era nessuno La voce che ho sentito era la mia, no de quarcuno C’erano quattro panche e un vecchio crocifisso de nostro Signore “Guarda te se a chiamamme è stato er Creatore” Me gonfiai er petto e da sbruffone gridai: “ So passato pè un saluto” Quanno na voce me rispose: ”mo sei entrato, nu fa lo scemo mettete seduto!” Pensai: mo me giro e vado via, Quanno quarcuno me rispose: “Nu te ne ‘nnà. Resta … famme compagnia”. “Famo n’altra vorta , poi mi moje chi la sente: è tardi sarà già tutto apparecchiato”. “Avvicinate nu fa lo scemo, ‘o so che nu sei sposato. Me sentivo troppo strano, io che nun avevo mai pregato Me sentivo pregà dar Signore der creato “Signore dateme na prova, devo da crede Che sete veramente Iddio che tutto vede” “Voi na prova ? Questo nu te basta? Te sei mi fijo E io sto qua inchiodato pe er bene che te vojo!” “Me viè da piagne, me sento de scusamme. Signore ve prego perdonate le mie mancanze A sapello che c’eravate pe davero … Venivo più spesso, ve accennevo quarche cero”. “Ahahahahhaha ma te pensi che io sto solo qua dentro? Io so sempre stato co te, nella gioia e nel tormento. Te ricordi quanno eri piccolino Io pe te ero Gesù bambino Prima de coricatte la sera Me dedicavi sempre na preghiera Era semplice quella che po’ fa er core de un bambino, Me facevi piagne e con le mie lacrime te bagnavo er cuscino Poi anni de silenzio… te s’è indurito er core Proprio verso de me, che t’ho fatto co tanto amore. Te gridavo fijo mio sto qua, Arza l’occhi guarda tuo papà! Ma te niente… guardavi pe tera E te ostinavi a famme la guera. Poi quanno tu padre stava male E te già pensavi ar funerale Sul letto de morte… nelle ultime ore T’è scappata na preghiera… “Te affido ar core der Creatore”. Ecco perché t’ho chiamato, Pe ditte quanto me sei mancato. Ho cominciato a piagne dalla gioia e dar dolore… Ho scoperto de esse amato dar Signore… Questa è na storiella che nun ’ha niente da insegnà, Solo che in cielo c’è un Dio che piagne se lo chiami papà! (Piero Infante) Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Lc 21,29-33
Nella Sacra Scrittura non ci sono fantasie, ma uomini e donne che si fidano di Dio. Nella Scrittura non ci sono programmi di uomini, ma la promessa che Dio realizza. Dio le sue promesse le realizza, come, quando e dove dipende solo da Lui, ma le realizza. Credo questo ? Santa giornata Lc 21,20-28
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Il testo è un invito a "risollevare il capo", a "levarlo in alto". Si tratta, nei momenti di fatica, dolore e sofferenza di avere l'umiltà, la forza e il coraggio di volgere il capo, la mente e il cuore in alto, in cielo, perché siano figli della speranza, siamo figli di Dio!"Oggi l'uomo pensa, agisce e vive grazie al credito che gli concede la speranza." (Paolo VI) Che speranza ho io nel cuore ? santa giornata Lc 22,12-19
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». “Ogni cosa passa! Abbiate cura dell'anima, confessatevi, fate la santa comunione, fate elemosine di misericordia, fate tutto quello che potete e vivete nell'amore reciproco, perché l'amore non muore mai». (Padre Cleopa S) Si tratta dunque di perseverare nel rimanere aggrappati a Gesù, come alla forza fondante ogni nostra attesa di salvezza. Davvero per me questo ancorarmi a Gesù è ciò che più importa? E qual è il tipo di relazione che ho con la sua Persona? E' profondo, vitale? Ispira e orienta pensieri, sentimenti e tutto il mio agire? Santa giornata Lc 21,5-11
“In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre ... Alla luce della pagina evangelica, mi chiedo: Che cosa guardo della mia vita? Le belle pietre, cioè l' apparenza e l’esteriorità o Il cuore ? Do più importanza all’essere o all’apparire? Sono una persona finta o vera? Indosso maschere o sono me stesso? Cerco di apparire ciò che in realtà non sono ? Con che cosa nutro la mia vita? Come tratto la mia vita ? Santa giornata Lc 21,1-4
“Prendere riempie le mani, dare riempie il cuore” (Margarete Seemann) Cosa mi riempio di più, le mani o il cuore? Santa giornata Mt 25,31-44 (la mia omelia è possibile leggerla dal sito della parrocchia qui)
"Oggi festeggiamo il nostro re. Un re sorprendente. Un re che nessuno sarebbe mai stato capace di immaginare. Un re che viene non per essere servito, ma per servire. Un re che tocca gli intoccabili, che sceglie come suo palazzo regale la strada, che banchetta con peccatori, poveri e prostitute. Un re che entra a Gerusalemme in groppa a un asinello e lava i piedoni dei suoi discepoli. Un re che ha per trono una croce. Un re che si mette nelle mani tutti, dà la vita per tutti e perdona tutti. Un re che non compie le nostre attese, ma le stravolge completamente. Un re che nel giorno del giudizio ci farà una sola domanda. L'unica che conta. L'unica che puó dare peso alla vita dell'uomo. Quanto hai amato?" (Don Roberto Seregni) santa domenica Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Mt 12, 49-50 Oggi la Chiesa festeggia la presentazione al tempio di Maria. Contempliamo Maria presentata al Tempio: una creatura umana che viene donata completamente a Dio. Maria, nella sua vita metterà Dio al primo posto, in tutti gli spazi della propria esistenza, lo riconoscerà come il motivo del suo vivere e del suo agire. Che bello questo!!! "Dal primo momento della vita lei [=Maria] è totalmente trasparente per Dio, è come un'icona raggiante della bontà divina. Maria, con la totalità della sua persona, è un messaggio vivo di Dio per noi". (papa emerito Benedetto XVI) Riconosco Dio come il motivo del mio agire e del mio vivere? Santo sabato con Maria |