Gesù sceglie il servizio, la povertà di spirito, la misericordia, la fame di giustizia, il cuore limpido, il costruire pace, la mitezza, la croce. Che cos'è la croce di Cristo se non il patire di un Dio appassionato, l'affermazione alta che Dio ama altri più della sua stessa vita, che ha tanto amato il mondo da dare suo figlio? La croce è il segnale massimo lanciato da Dio, il punto ultimo in cui tutto si incrocia: le vie del cielo, le vie del cuore, le vie della terra, dove tutto è scritto in lettere di sangue e d'amore, le uniche che non ingannano. E per noi, per i discepoli che cos'è la croce? Per capirlo basta sostituire una parola. Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda su di sé tutto l'amore di cui è capace e mi segua. La croce del discepolo non sono le fatiche, le malattie, il dolore quotidiano, cose inevitabili, ma solo da sopportare. La croce è da prendere, dice Gesù, è da scegliere, come riassunto di un destino e di un amore. E dice: ricordati che chi vive solo per sé muore; che il vero dramma dell'uomo non è perdere la vita, ma non avere nulla per cui valga la pena dare la vita; che non devi conformarti alla mentalità di questo mondo, ai suoi falsi valori, alle sue meschinità" (p. E Ronchi)
In alto i cuori e santa giornata "Mi piace sottolineare la risolutezza di Maria. E’ lei che decide di muoversi per prima, non viene sollecitata da nessuno, è lei che si inventa questo viaggio, non riceve suggerimenti dall'esterno. E’ lei che si risolve a fare i primi passi, di certo non molto facili, su per i monti della Giudea. Mi piace molto questo atteggiamento di Maria che parte per prima e non aspetta che tutti le dicono ‘brava, continua, coraggio’. E’ bellissima questa immagine di una donna che comprende un bisogno e parte, senza che nessuno le dica il da farsi. Maria è risoluta e parte. E’ una grazia che siamo chiamati a chiedere oggi non solo per noi credenti, ma per tutta la società: questo coraggio di fare il primo passo. Non aspettate di fare il primo passo verso chi ha bisogno, verso coloro con cui non siamo tanto in amicizia, o con chi abbiamo qualche discordia. Fate il primo passo sul grande esempio di Maria”. (Mons Tasca 29 agosto 2020)
Quanti primi passi compio? Compio i primi passi di perdono? Verso chi? Santa domenica e in alto i cuori La storia del Santuario della Guardia è semplice e per questo molto concreta.
Tutto inizia il 29 agosto 1490. Benedetto Pareto, contadino di Livellato in Valpolcevera, porta al pascolo il suo gregge sulla vetta del Monte Figogna, come fa ogni giorno. È in quella sua concreta quotidianità e nel suo ambiente di vita, che la Madonna gli si manifesta. Per Benedetto si tratta di un incontro straordinario e semplice al tempo stesso. Non si domanda tanto come sia possibile che gli appaia la Madonna ma piuttosto, di fronte alla evidenza, come sia possibile che la Madre di Dio appaia a lui, un contadino nascosto nella storia e in un luogo di periferia, e gli chieda di costruire una cappella. Maria lo rassicura e lo incoraggia. Benedetto trova una prima resistenza nella moglie, che lo mette di fronte alle sue responsabilità: “Tutti sanno che sei un uomo semplice, ora diranno che sei anche pazzo”. Benedetto riflette e desiste. Poi però cade da un albero e si riduce in fin di vita. Maria gli appare nuovamente e lo risana. Di fronte al miracolo della guarigione inspiegabile, mentre i medici ne avevano diagnosticato la morte imminente, tutta la famiglia si unisce al compito di Benedetto: costruire! E c’è di più: la bellezza di questa storia sta anche nel fatto che i suoi protagonisti la testimoniano davanti ad un notaio, pochi decenni dopo i fatti: la famiglia ha voluto mettere nero su bianco, con uno scritto civile, un fatto soprannaturale, per dire: è accaduto davvero, credeteci! B.V. Maria Madonna della Guardia prega per noi! Oggi è la festa di sant'Agostino. Ascoltiamo un piccolo brano dalle sue "Confessioni":
"Che cosa sei dunque Dio mio? Che cosa sei se non il Signore Dio? Che cosa sei per me? Aiutami e potrò parlare. Che cosa sono io per te, perchè tu voglia essere amato da me (...) Oh dimmi, ti prego, Signore Dio misericordioso, che cosa sei per me! Di all'anima mia: Io sono la tua salvezza. Dillo che io lo senta. Le orecchie del mio cuore, Signore, sono davanti a te, aprile (...) Rincorrerò questa voce e così ti raggiungerò ..." Semplicemente, di fronte a queste parole, mi chiedo: Chi è Dio, per me? Santa giornata e sempre in alto i cuori Oggi celebriamo la festa di santa Monica, madre di sant'Agostino. Ascoltiamo la bellissima descrizione che Agostino fa, nelle Confessioni, della madre:
"Mia madre era la serva di tutti i tuoi servi. Chiunque veniva a conoscerla, aveva da ringraziare, onorare e amare profondamente te, mio Dio, perchè sentiva in lei la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita santa". Ascoltando questa bellissima descrizione di santa Monica, mi tornano alla mente questa parole di san Paolo Vi, attuali oggi: "L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, è perché sono dei testimoni. Egli prova in effetti una istintiva avversione per tutto ciò che può apparire come inganno, facciata, compromesso. In questo contesto si comprende l'importanza di una vita che risuona veramente del Vangelo!" Desidero essere santo? Nella vita di fede ho incontrato più maestri o più testimoni? Santa giornata Danilo Dellepiane
05:46 (1 ora fa) a Stefano, Anna, Carlo, Edoardo, Letizia, Lucia, Marta, Marta, me, Paola, Paola, Paolo, Pizzorni, Rosalba, Sergio, Silvia, Stefano, afish70, andamace, anna_zunino, biby81, robygalleano, serena.castelli Il Signore della pace vi dia la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con voi! 2Ts 3,6-10.16-18 Prendo spunto da questo augurio dell'apostolo Paolo (prima lettura della Messa di oggi) per augurarvi una santa giornata. Vi vedo svegli, o in vacanza, o nelle vostre case, pronti per iniziare questo nuovo giorno, dono di Dio! Se, ora, nel vostro cuore c'è un grande amore per Gesù Cristo, se, nonostante le mille fatiche, vi date da fare per vivere il Vangelo, vi auguro che, chi vi incontrerà oggi, possa stupirsi esclamando: «Ma che cosa si cela nei suoi occhi così pieni di stupore e di amore!?!». Vi abbraccio nel Signore Gesù Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle Mt 23,23-26
Nel vangelo di oggi Gesù ci invita a guardare: LA GIUSTIZIA: cioè la giusta relazione con Dio. Mi chiedo: quale e quanto tempo dedico alla cura della mia vita spirituale? LA MISERICORDIA: Quanto permetto a Dio di "usare misericordia" nei miei confronti? LA FEDELTÀ': Mi fido di Dio o mi fido del mio io? Ricerco la volontà di Dio o la mia? Confido nella Grazia di Dio e nell'aiuto dello Spirito Santo o preferisco fare tutto da solo? Sempre in alto i cuori e santa giornata nel Signore "Prendi , Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo: tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono, tutto è tuo, disponine a tuo pieno piacimento, dammi il tuo amore e la tua grazia, ché questa mi basta" (S. Ignazio, Esercizi Spirituali n 234)
Santa giornata e sempre in alto i cuori Risuonano oggi per noi le parole ispirate di san Paolo, nella seconda lettura di questa domenica: "O profondità della ricchezza,della sapienza e della conoscenza di Dio!
Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen". "Quello di Paolo è un testo da leggere e da rileggere, da meditare e da custodire nel silenzio del cuore. E' un testo alla luce del quale contemplare il mistero luminoso, bellissimo e sorprendente di Dio. Nel ritornello del salmo responsoriale ripetiamo: "Signore, il tuo amore è per sempre".Queste parole ci aiutano a leggere, meditare e custodire il testo dell'apostolo e a farlo nostro. Ripetiamole spesso, dunque, in questa Domenica. Sarà un modo semplice ed efficace per mantenere viva in noi la certezza dell'amore del Signore, un amore che non abbandona mai,un amore che è presente in tutto, anche quando non lo riconosciamo subito,un amore che avvolge per intero la nostra umanità e la cambia. In quell'amore, infatti, è il senso dell'esistenza" (don Guido M) Santa domenica e sempre in alto i cuori "Cerco nel cuore le più belle parole per il mio Dio, l'anima danza per il mio Amato. Perché ha fatto della mia vita un luogo di prodigi.Ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore. Ha guardato me che non sono niente.Sperate con me, siate felici con me, tutti che mi udite… Cose più grandi di me mi stanno succedendo. È lui che può tutto. È lui solo. Il santo! Santo e misericordioso, santo e dolce. Con cuore di madre verso tutti, verso ciascuno. Ha liberato la sua forza, ha imprigionato i progetti dei forti. Coloro che si fidavano della forza sono senza troni. Coloro che non contavano nulla hanno il nido nella sua mano. Ha saziato la fame degli affamati di vita, Ha lasciato a se stessi i ricchi: le loro mani sono vuote, i loro tesori sono aria. Ricordati, Signore che il tuo amore è grande.Non dimenticarti di essere misericordioso, Come hai promesso, come prometti ad Abramo e ad ogni figlio di Abramo, per sempre." (E Ronchi)
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